L’automotive cinese non sembra essere molto apprezzato in Europa e nelle Americhe, eppure questo nuovo suv potrebbe far cambiare idea a molti
La casa automobilistica cinese che lo produce ha fissato un prezzo talmente competitivo che potrebbe addirittura mettere alle strette un colosso come Land Rover, produttrice di uno dei modelli di fuoristrada più famoso al mondo: la Range Rover.
Il mercato dei suv sta osservando una fase di crescita esponenziale. Nel corso del tempo, col cambiare delle esigenze dei clienti, le case automobilistiche si adeguano dando vita a concept di veicoli innovativi per soddisfare nuovi bisogni.
Dai crossover compatti e ibridi ai suv low cost: tra i più venduti ci sono le classiche Jeep Renegade e Volkswagen T-Roc, che condividono la classifica alla più economica Dacia Duster, fresca di un restyling che le sta piuttosto bene. Di fianco a queste però, il settore suv sta crescendo a dismisura nei paesi asiatici, dove si è già affermato l’elettrico con la classica Tesla.
Quanto alla produzione automobilistica, anche questi paesi non scherzano. Prime fra tutte la giapponese Toyota, la cinese Byd e la coreana Hyundai. Sebbene molti guardino al mercato automobilistico orientale con diffidenza, c’è un nuovo arrivato che potrebbe competere con i colossi europei per via di un costo decisamente ridotto.
Range Rover trema: quanto cosa il suv cinese
Un prezzo ultra competitivo è forse l’unico punto di forza sul quale possono fare affidamento le new entry del mercato automobilistico, soprattutto quando c’è da fare la lotta ad un colosso come Land Rover. I listini della casa inglese partono da almeno 30-40 mila euro per le versioni base, ma la sfida lanciata da questo nuovo suv cinese senza dubbio vi stupirà.
Si tratta del costruttore automobilistico DFSK Motor, acronimo di Dongfeng Sokon Automobile. La DFSK non è poi così new entry, ma lo è il suo nuovo crossover: il Glory 500. A bordo di quest’auto low cost, innanzitutto non manca lo spazio, seppur sia lunga poco più di una Jeep Renegade (siamo sui 439 cm). Inoltre, le sue linee moderne la rendono, piuttosto “sportiveggiante” anche se un po’ priva di carattere.
Bocchette dell’aria rotonde che ricordano il pregio di Audi e Mercedes, sedili avvolgenti e volante appiattito. A quanto pare, piuttosto sportiva anche dal punto di vista degli interni, che però peccano di tecnologia dato che il display da 7” è privo di Android Auto ed Apple Car Play.
Dulcis in fundo, il prezzo, che per i diversi compromessi e mancanze, è comunque più che competitivo: stiamo parlando di circa 20 mila euro per la versione 1.5 benzina da 116 cavalli. Disponibile anche in versione elettrica praticamente al doppio del prezzo. Scelta, quest’ultima, che ci può anche stare vista la meccanica a benzina piuttosto obsoleta per far fronte – ovviamente – ai costi di produzione ridotti.
